La stagione dei Milwaukee Bucks è stata una montagna russa, per dir poco. Nonostante abbiano uno dei migliori record nella NBA, hanno vissuto alti e bassi durante tutto l’anno, soprattutto da quando Doc Rivers è diventato allenatore capo. Si pensava che Rivers avrebbe risolto i problemi della squadra e li avrebbe aiutati a liberarsi dalle difficoltà, ma finora i Bucks non hanno mostrato miglioramenti significativi. Giannis Antetokounmpo ha recentemente discusso dei numerosi cambiamenti che la squadra ha subito, descrivendoli come una costante fluttuazione nella proprietà, nello staff tecnico e nei giocatori di punta. Questa stagione segna una nuova esperienza per Antetokounmpo, che ha assistito a due cambi di proprietà, quattro cambi di allenatore e innumerevoli modifiche al roster. In un’intervista esclusiva con Eric Nehm di The Athletic, Antetokounmpo si è addentrato in questi cambiamenti.
Considerando tutte queste trasformazioni, i Bucks possono riconquistare la loro supremazia nella Eastern Conference? Attualmente occupano il terzo posto nella conference, con un distacco considerevole di 8,5 partite dai Boston Celtics. Se i Bucks sperano di avere un impatto significativo, dovranno agire rapidamente dopo la pausa dell’All-Star. Un avvio lento potrebbe comportare un ulteriore calo nella classifica, soprattutto se si considerano le prestazioni impressionanti delle altre squadre nella conference. I Cleveland Cavaliers rimangono forti e continuano a migliorare, i New York Knicks stanno gradualmente riprendendo la forma e i Philadelphia 76ers potrebbero superare i Bucks se Joel Embiid tornerà tempestivamente. Sarà affascinante vedere come si sviluppa tutto, ma se Antetokounmpo si sente frustrato, c’è sicuramente lavoro da fare.
Secondo la fonte thecoldwire.com