Ci sono numerosi avversari che possono rappresentare una sfida per lui: Jannik Sinner è consapevole di questo fatto e sta facendo uno sforzo per essere preparato, anche quando le cose non vanno liscie.
In un’intervista con Vanity Fair, il vincitore degli Australian Open ha discusso dell’aspetto psicologico del tennis. Accanto all’avversario in campo, ci si trova spesso a dover affrontare anche le proprie lotte interiori.
“È vero: a volte possiamo diventare il nostro peggior nemico. Tuttavia, più spesso che no, siamo noi stessi a poterci aiutare veramente. Alla fine, un giocatore ha il controllo solo sulle proprie azioni. Non possiamo controllare il vento, il sole o nemmeno la performance dell’avversario quando è al meglio: queste sono variabili che dobbiamo accettare. Io, per come sono fatto, temo di più il mio avversario”, ha espresso.
Quando gli è stato chiesto dei suoi avversari più temibili, Jannik ha menzionato questi giocatori di tennis: “Alexander Zverev e Daniil Medvedev stanno mostrando una forma eccezionale. Carlos Alcaraz ha già vinto due titoli del Grande Slam ed è due anni più giovane di me. E poi c’è Novak Djokovic. Nole è Nole.”
Sinner riconosce che ci saranno momenti più impegnativi in cui tutto non andrà secondo i piani. Con la sua nota umiltà, ha preso in considerazione questi momenti e sta lavorando per affrontarli frontalmente quando si presenteranno.
“Posso gestire meglio certi momenti di difficoltà, perché c’è ancora molto che posso imparare dai miei errori. Al momento sto giocando bene, ma ci saranno momenti leggermente più difficili: è fondamentale prepararsi adesso per affrontarli con prontezza”, ha analizzato.
Sinner è attualmente la sensazione del tennis del momento: dal Wimbledon 2023 a Rotterdam 2024, il giovane italiano ha dimostrato un notevole progresso dal punto di vista tecnico, fisico e mentale.
Le recenti prestazioni, che continuano a impressionare, ci portano a credere questo, ma Jannik è consapevole che ogni torneo è diverso e ogni volta richiede lo stesso approccio mentale, determinazione e entusiasmo.
“Sono classificato al numero 4 (ora 3 – ndr.) nel mondo. Per ora. È sicuramente un risultato lodevole, ma ho ancora lavoro da fare e devo prepararmi per tutto, poiché i miei avversari mi conoscono bene, compresi i miei punti deboli. Diciamo solo che sono uno dei giocatori da battere”, ha dichiarato di recente.
Secondo la fonte tennisworldusa.org